DEGUSTAZIONE
La tonalità granato maturo, la vivacità, la brillantezza di tono e la fittezza delle materia colorante suggeriscono una struttura calda e avvolgente, il naso è intenso preciso in ampiezza e persistenza, i descrittori sono il fruttato maturo di ciliegia scura macerata nell’alcool, la prugna dolce, il caramello e i frutti rossi sotto spirito, una nota speziata dolce come di vaniglia e una fresca d’eucalipto. In bocca la morbidezza e il calore dell’alcool ci riporta ai pomeriggi di quell’annata calda, un carattere persistente e morbido che attraverso la frutta matura ritorna piacevolmente a impegnare il gusto e l’olfatto non privo di buona bilanciatura acido-tannica.
ABBINAMENTO
Vuole piatti con cotture lunghe carni rosse, selvaggina, brasati e stracotti. Formaggi stagionati e di carattere Bagoss di malga, Reggiano vacchee rosse o Pecorino di fossa.
CURIOSITÀ
Fuochi nella notte di san giovanni è prodotto nelle migliori annate e con le uve migliori delle vigne più vecchie. Raccolte in cassettine vengono brevemente passite. L’affinamento del vino avvine in piccole botti di rovere, in parte di nuovo utilizzo. Migliora con lunghi affinamenti in bottiglia.
Il nome del vino è celebrativo della notte di San Giovanni, la notte più breve dell’anno, magicamente raccontata in musica da Giovanni Lindo Ferretti. Per secoli in questa notte i contadini di tutte le campagne d’Italia hanno acceso fuochi per propiziare una buona stagione di raccolti e scacciare il male dai loro villaggi.